La caratteristica fondamentale del lavoro di Renato Bosco è la curiosità, una quasi “dannata” curiosità che lo spinge costantemente alla ricerca di qualcosa d’innovativo nel mondo della pizza e dei lievitati.
Classe 1967, Renato Bosco a soli 15 anni è entrato nella ristorazione, nel 1985 ha imbracciato la pala per la prima volta quasi per caso ed oggi sono ben trent’anni che è pizzaiolo.
Lo spirito di ricerca è quello che negli anni lo ha spinto a confrontarsi con tutti i settori che ruotano attorno ai lievitati e ad approfondire le molteplici tematiche relative alla panificazione e alla pasticceria seguendo corsi con autorevoli esponenti di livello internazionale.
Nel corso degli anni gli stessi colleghi gli riconoscono una particolare sensibilità per gli impasti, il suo tocco si è affinato negli anni ed oggi come oggi è ben distinguibile dagli altri. Viene definito il PIZZARICERCATORE.
La sua passione per questo mestiere lo vede anche docente in diverse scuole di cucina, ad esempio Alma – la scuola internazionale di cucina italiana.
A livello amatoriale presso il suo locale Saporè tiene l’Officina della pizza, corsi in cui insegna tecniche e metodi per realizzare pizze, pani e dolci lievitati a casa.
La formazione e le docenze sono per lui sempre un’occasione di confronto e scambio con altri professionisti e aspiranti pizzaioli, senza negare che in alcuni casi c’è da imparare anche da molte casalinghe che si presentano ai corsi con un bagaglio di esperienza e voglia di condivisione senza paragoni.
È chiamato ad intervenire come relatore al congresso internazionale di cucina Identità Golose nelle edizioni: 2020-2018-2017-2016-2015-2014-2013. Nel 2018 la sua pizza, assieme a quella di Franco Pepe, è il piatto simbolo della 14° edizione del congresso.
È membro del prestigioso Richemont Club dell’associazione Chic-Charming Italian Chefs, di Euro-toques e del Gruppo Maestri del Lievito Madre che riunisce i pasticceri che sfornano solo prodotti senza l’utilizzo di prodotti chimici.
Renato Bosco è uno dei 50 Chefs italiani scelti per rappresentare la cucina italiana nel mondo. È stato insignito di questo titolo dal Ministro alle Politiche Agricole Maurizio Martina nel 2015 in concomitanza con le celebrazioni di Expo.
Partecipa nelle vesti di consigliere al progetto di promozione, formazione e diffusione della cucina italiana nel mondo, frutto del protocollo d’intesa Food Act firmato alla Farnesina il 15/03/16 dal Ministero alle Politiche Agricole, il Ministero dell’Istruzione e il Ministero degli Esteri. Il progetto ha l’intento di valorizzare la cucina italiana di qualità e il Made in Italy agroalimentare nel mondo. Info sulla mission: www.ambasciatoridelgusto.it-
Nel 2006, dopo varie gestioni di pizzerie, nasce il locale di Renato Bosco, PizzadaRè a San Martino Buon Albergo, ovvero nel suo paese. PizzadaRè vuole essere un nome ambizioso nel pensare all’aspetto regale, ma vuole essere soprattutto un modo per metterci la faccia raccontando la storia del suo ideatore RE-nato, PizzadaRè è una piccola pizzeria take away che gestisce assieme alla sua compagna Samantha e a pochi altri collaboratori. Qui propone la pizza al taglio soffice, la pizza in teglia alla romana, la pizza in pala e la pizza tonda classica, per quanto riguarda la linea dolce propone crostate e frollini e, nonostante il suo definirsi “pizzaiolo”, inizia a sfornare i primi Panettoni. Tre anni più tardi nel 2009 apre al civico a fianco Saporè, inizialmente un locale dedicato alla gastronomia sia da degustare in loco sia in forma take away. Anche qui il nome unisce il nome di RE-nato ad un concetto genuino e gustoso di proposta culinaria.
Sono gli anni in cui il mondo della pizza vede un’esponenziale crescita e innovazione in termini di proposta e ricerca sugli impasti e Renato sembra cavalcare bene quest’onda: viene spesso chiamato ad esprimere la sua visione e la sua partecipazione a diversi eventi legati alla pizza lo portano ad essere riconosciuto come un degno rappresentante dell’evoluzione del mondo della pizza.
Nel 2013 AliceTV gli propone un programma tutto suo PanPerFocaccia che conduce assieme all’attrice Valeria Monetti.
La popolarità di Renato aumenta così come i riconoscimenti dalle più prestigiose guide come ad esempio Gambero Rosso, Saporè si trasforma in una vera e propria sala degustazione di pizza limitando l’offerta della cucina ad alcune proposte di piatti per il pranzo. L’offerta si completa con i dolci lievitati, il pandoro e il panettone, le brioches e le torte da colazione, i biscotti e il pane realizzato con PastaMadreViva.
Renato è il primo pizzaiolo a promuovere i dolci lievitati (tipo panettone) con Pasta Madre Viva da gustare tutto il tempo dell’anno, farciti con la frutta che la stagione offre, dalla classica arancia candita alle pere e alle amarene.
Il nome PizzadaRè comincia ad essere inglobato in Saporè che si distingue in “Take Away” al civico 53 e “Sala Degustazione” al civico 55.
Renato arriva a proporre 8 tipologie di pizza, diverse per forma, consistenza, tipo di lievitazione e cottura. La pizza e le sue forme è il titolo che campeggia sul menù di Saporè.
Risulta impossibile incasellare la pizza di Renato Bosco in una sola definizione: lui stesso parla di Pizza Contemporanea, intendendo una concezione di fare pizza che continua a rinnovarsi e a guardare al futuro.
Pizza Contemporanea vuole essere distante dal trito e ritrito “Pizza Gourmet” che negli anni è diventato un po’ moda e solamente uno stile di presentare e disporre la pizza sul piatto.
La Contemporaneità dello stile delle pizze di Renato sta nella continua ricerca sul disco di pasta che in primis dev’essere genuina, digeribile, gustosa e non deve rinunciare ad un’attenzione agli aspetti nutritivi e di equilibrio del piatto.
La scelta quotidiana è di ottenere e poter proporre ai suoi clienti prodotti gustosi e soprattutto salubri. In Aria di Pane®, Pizza Crunch® e Pizza DoppioCrunch®, Mozzarella di Pane® e tutte le altre pizze, ci sono attenzione alla stagionalità e dedizione nella scelta delle materie.