Renato Bosco vi aspetta nella sala degustazione di Piazza del Popolo 46 a San Martino Buon Albergo (VR) , per quattro serate in compagnia di amici chef, Gambero Rosso e bollicine!
Info e prenotazioni telefoniche al 3319873375
Alessandro Gilmozzi è lo chef patron del Ristorante El Molin e proprietario di Pizzeria Excelsior e del Wine Bar El Molin a Cavalese, Trentino Alto Adige. Ha una stella Michelin dal 2008, gli è stato assegnato il premio come miglior cucina creativa 2019 dal Best Gourmet of Alpe Adria, la prestigiosa guida che ogni anno premia con 20 Awards le eccellenze internazionali di un territorio vastissimo che va dalla Lombardia all’Austria, dalle tre Venezie alla Croazia, dalla Pannonia alla Slovenia. Gilmozzi è anche Premio Godio “Classico” 2016 per l’impegnata ricerca di prodotti di montagna. La sua è una cucina di montagna che ama definire “Dolomitica”, nel suo menù si trovano licheni bianchi, nasturzi, muschio, ginepro, corteccia di pino e carni cotte su brace di pigna, materie prime delle Dolomiti che lui elabora ed eleva. Questi gli ingredienti che Alessandro raccoglie personalmente e a cui fa seguito uno studio complesso per cercare di abbinare i sapori, scoprire nuovi metodi di conservazione e di utilizzo degli ingredienti. Una cucina ricca dei sapori del Trentino che vengono proposti in modo diretto e intenso attraverso piatti che ripercorrono la tradizione regionale letta in chiave moderna. Menù della serata a 4 mani: Falanghina, in collaborazione con Gambero Rosso, farà tappa con il suo Pizza&Falanghina Tour 2019. Il progetto nato dalla collaborazione tra Gambero Rosso con il Consorzio di Tutela dei Vini del Sannio, prevede serate degustaizone in alcune delle migliori pizzerie italiane recensite dalla guida Pizzerie d’Italia di Gambero Rosso, per promuovere l’abbinamento tra la pizza di qualità e la Falanghina del Sannio. Menù della serata: Classe 1991, Piemontese, il giovane Griffa studia all’Istituto alberghiero Giovanni Giolitti di Torino che completa con il massimo dei voti. Nel suo percorso professionale Paolo incontra e lavora assieme ad artigiani specializzati, ristoranti tradizionali e ristoranti stellati in Italia e all’estero, alcuni reputati tra i migliori ristoranti al mondo come Combal.zero (IT), Chateaubriand (FR), Studio (DK). Dopo essere stato il giovanissimo sous-chef del Piccolo Lago di Marco Sacco (Verbania, Italia) dal 2013 a fine 2015, ha vinto per l’Italia il Premio San Pellegrino Young chef 2015. Da marzo 2016 fa parte della brigata di Serge Vieira, Due Stelle Michelin e vincitore Bocuse d’Or 2005, a Chaudes-Aigues (Francia). Griffa è testimonial e chef creativo per Pavoni dal 2016, con il lancio di alcune linee di prodotti che uniscono pasticceria e ristorazione e ha collaborato alla scrittura e alle ricette di alcuni libri . Il 1 ottobre 2017 Paolo Griffa ha partecipato alla Selezione Italiana del Bocuse d’Or, da inizio dicembre 2017 diventa chef del Grand Hotel Royal e Golf a Courmayeur. Griffa considera ogni esperienza lavorativa come fondamentale nel suo percorso professionale e sposa appieno l’idea di long life learning, concetto fondamentale per chi vive immerso tra padelle, pentole e fornelli: tutte le esperienze sono necessarie e arricchiscono sia il bagaglio professionale che quello culturale. Partendo della certezza che la cultura, le usanze e i costumi differenti dalla propria si apprendono anche e soprattutto attraverso la cucina, Paolo viaggia lontano appena possibile: è un obbligo assaggiare tutto quello che viene definito commestibile! A Petit Royal del Grand Hotel Royal e Golf, Paolo inventa un menu di alta cucina inedito, un gioco culinario tra il commensale e lo chef: il menù Declinazioni. Strutturato attorno alle variazioni tematiche in cucina attorno a grandi piatti principali. Menù della serata a 4 mani: “La mia cucina nasce da una personale filosofia di ristorazione: rispetto le mie origini e intendo valorizzare i prodotti del territorio attraverso le molteplici esperienze e tecniche culinarie maturate nei miei viaggi. La mia cucina è pensata per non essere etichettata, perché non sono un tradizionalista né un innovatore estremo, sono solo un cuoco che rispetta e ama profondamente le proprie materie prime. Ne deriva un prodotto nuovo, nato da una commistione di sapori estemporanei abbinati con sapienza; personalmente amo definirla ‘Cucina Istintiva’. Cucino ciò che amo, ciò che sento e come più mi piace, senza dover seguire alcun canone o restrizione. Tutto questo lo faccio ogni giorno, con passione." Lorenzo Cogo